Si riporta quanto scritto dall’Unione delle Camere Penali Italiane in data 6/11/2018.
I penalisti al Ministro della Giustizia: si ritiri l’emendamento sulla prescrizione, o sarà lotta dura. I diritti costituzionali non si toccano. La nota all’esito dell’incontro del Ministro
Abbiamo accettato l’invito all’incontro del Ministro della Giustizia per poter definitivamente a Lui ricordare la nobiltà del ruolo del difensore nel processo penale: la nostra quotidiana azione professionale è ispirata sempre e solo a garantire le prerogative e le garanzie delle parti che rappresentiamo. Il maldestro tentativo di inserire la modifica della prescrizione, norma generale, nel ddl Anticorruzione è messo in crisi anche grazie alla importante mobilitazione dell’Avvocatura Penale che ha inteso ricordare ai Legislatori come la prescrizione non sia un escamotage dei colpevoli, ma un Istituto necessario a garantire la certezza dei rapporti giuridici e la ragionevole durata del processo.
Abbiamo rappresentato al Ministro la nostra contrarietà alle iniziative governative in materia di sicurezza e di reati contro la Pubblica Amministrazione; si tratta di proposte di legge ispirate al populismo giudiziario, contrarie al dettato Costituzionale.
Sin dai prossimi giorni organizzeremo, a sostegno e difesa del diritto penale liberale e del Giusto Processo, la grande mobilitazione degli Avvocati, della Comunità dei Giuristi, delle Università e della Magistratura che su tali valori intende riconoscersi.
Quanto alla prescrizione, i penalisti chiedono il ritiro dell’emendamento, riservandosi in caso contrario le iniziative e le risposte più dure in difesa del diritto costituzionale dei cittadini alla ragionevole durata del processo.
Queste le dichiarazioni del Presidente dell’Unione, Gian Domenico Caiazza, all’esito dell’incontro di oggi.
Roma, 6 novembre 2018
L’Ufficio stampa UCPI